Signori e Signore, oggi abbiamo il piacere di presentarvi un prodotto davvero sui generis. Il fan controller Lamptron CM615! Si differenzia da tutti quelli messi fin d’ora in commercio per un particolare, ovvero il controllo remoto via web! L’interfaccia di controllo è sia touch screen, sia software e nella versione odierna ci è stata fornita anche una pennetta USB 3.0 da 8GB, corredata dal software di installazione. Come vedremo, anche sotto il punto di vista puramente tecnico e gestionale ha poco da invidiare alle varianti precedentemente rilasciate, quindi procediamo con l’analisi. Facciamo ovviamente presente che verrà adottata la nostra nuova procedura di test per i fan controller, che permetterà l’analisi del carico in W su di un singolo canale, e quindi la verifica diretta del carico massimo pubblicizzato dal produttore. Abbiamo realizzato inoltre un video in inglese ed italiano, assieme ad una prova video. Buona lettura !
Lamptron sviluppa e commercializza periferiche di ultima generazione ad alte prestazioni; i suoi prodotti sono caratterizzati da innovazione e design senza paragoni. La società si occupa principalmente di tre ambiti:
- Prodotti per i videogiocatori
- Prodotti per il modding
- Prodotti per la riduzione del rumore
Lamptron non solo ha esperienza nella progettazione e costruzione nei precedenti campi, ma s’impegna anche nel migliorare l’efficienza del settore marketing, cercando di introdurre nuovi prodotti per soddisfare le esigenze del mercato.
Il CM615 si presenta esternamente con una scocca in alluminio spazzolato ed una interfaccia Touch Screen, similmente alla versione CW611 rilasciata in passato. Sulla carta viene riportata l’erogazione fino a 15W per ogni canale e attraverso il software poprietario, compatibile con windows XP/7/8, sarà possibile gestirlo in remoto, al fine di settare la curva termica di gestione delle ventole, allarmi o visionare semplicemente i valori di funzionamento.
Qualche dato di punta del fan controller CM615:
LCD di generose dimensioni
LCD Touch screen
Regolazione software delle impostazioni, a distanza da internet !
Informazioni dettagliate sullo schermo, tra cui voltaggio, RPM ed il sensore termico
Sistema di controllo della luminosità
Voltaggio fino a 12V all’accensione (Starting Voltage 12V)
È possibile far partire prima le ventole e poi accendere il computer, mediante un sistema di Bypass
Gestione fino a sei canali
Selezione dello standard di temperatura
Allarme in caso di malfunzionamento delle ventole
Regolazione fine della potenza
Elettronica ai massimi livelli
Regolazione fino a 15W per canale
Montaggio compatibile con slot da 5.25” frontale e profondità medio bassa
Estetica formidabile
Qualità costruttiva e solidità strutturale davvero molto elevate
Frontalino molto elegante in alluminio, ricercato e di qualità data la lavorazione in CNC
Segue le normative ROHS 2002/95/EC in materia di rispetto dell'ambiente. In sostanza sono state proibite a livello comunitario Europeo sei sostanze particolarmente inquinanti ovvero Piombo Mercurio, Cadmio, Cromo esavalente (Valenza VI), Bifenili Poli-Bromurati (PBB) ed Etere di difenile poli-bromurato (PBDE). Una normativa che dovrebbe essere imposta, non solo adottata.
Videopreview dell'articolo in italiano:
http://www.youtube.com/watch?v=hiEDgghaIlY
Ed in Inglese:
http://www.youtube.com/watch?v=hKxdVh7pMAQ
Update in ENG del test con 30W di carico per canale:
http://www.youtube.com/watch?v=FPCnMna043o
Sarà disponibile in commercio nella versione standard nera, recensita oggi. Chi vi scrive ha la fortuna di utilizzare ben due FC5V2 ed un CW611 Xtremehardware Limited Edition e può assicurarvi l’assoluta bontà ed eccellenza di questi prodotti. Non a caso li utilizziamo come standard di test. L’unità CM615, essendo il primo modello mai realizzato con questa peculiare regolazione a distanza via software, rappresenta quindi una delle massime realizzazioni del concept di controller per ventole. Certamente per ambiti consumer un reale utilizzo potrebbe essere difficile, ma in ambito server, o casi particolari, è indubbiamente una decisa evoluzione di quanto visto fin d’ora.
Qui di seguito elenchiamo la famiglia di rheobus prodotti dalla Lamptron:
- Fan-Atic: 5-port
- Hummer: 5port
- Fan Controller FC1
- Fan Controller FC2
- Fan Controller FC3
- Fan Controller FC4
- Fan Controller FC3 Limited Edition
- Fan Controller FC6
- Fan Controller FC5 V2 http://www.lamptron.com/product/controllers/fc5-v2/
- Fan Controller Touch
- Fan Controller FC8
- Fan Controller FC9 (QUI LA RECENSIONE)
- Fan Controller FC10 / FC10 Limited Edition (QUI e QUI LE RECENSIONI)
- Fan Controller CW611 (QUI LA RECENSIONE)
- Fan Controller CM615 (recensito oggi)
Riportiamo il link al sito di Lamptron ed alla pagina di riferimento per il prodotto.
Il prezzo dovrebbe attestarsi a circa 85 euro IVA compresa ma al momento sono introvabili, se non a circa 20 euro di più.
Lamptron CM615 Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 12 Marzo2014. Voto: 4. Prezzo medio in Italia 100€
La confezione esterna è identica alle altre soluzioni Lamptron ovvero è presente una scheda informativa esterna estraibile, che permette di semplificare le procedure di assemblaggio, su sfondo nero e ben realizzata, anche se con il tempo tende a sfaldarsi lateralmente a causa del fatto che presenta estremità incollate sul bordo. C’è un’ottima spiegazione del contenuto sulla scatola con immagini, una lista delle principali caratteristiche tecniche, una descrizione del prodotto, le specifiche ed il colore. Insomma, praticamente tutto; d’altronde non è un prodotto di fascia bassa. L’imballo è eccellente, con fustellati di polietilene espanso. Non ci sono differenze con i modelli precedenti a livello di imballaggio. Per quanto concerne il bundle invece troviamo delle novità, tra cui una edizione limitata con pennetta da 8GB (fino a che non si esauriscono le riserve) e teoricamente anche il catalogo del produttore, anche se nel nostro sample non è stato inserito, in quanto da recensione. Facciamo presente che anche il manuale era molto scolorito, il che significa che appunto essendo una versione pre-release, sarà soggetta a modifiche. Sotto questo punto di vista, potete starne certi.
Il bundle comprende:
- il fan controller
- il foglio di installazione
- sei cavi per le ventole con standard KF2510-3P, 524mm
- sei sensori di temperatura lunghi 725mm
- quattro viti per l’installazione
- il connettore di alimentazione a 4 PIN lungo 195mm
il catalogo dell’azienda (mancante nel nostro sample)
il connettore per l'accensione del PC dal fan controller, interfacciamento con il connettore del case Power Button
il connettore di interfacciamento USB con la scheda madre
la pennetta da 8GB di colore rosso (una kingston DataTraveler 101 G2), contenente il software per il controllo dell’unità
un panno per la pulizia dell LCD
Ecco la foto di gruppo:
Similmente alle ultime soluzioni in commercio, Lamptron ha cercato di perfezionare il bundle, che in passato presentava qualche problemino relativo, ad esempio, ai vecchi connettori delle ventole; questi ultimi purtroppo, con un forte utilizzo, tendevano a uscire fuori dalle guide, impedendo il corretto funzionamento delle ventole collegate, o la loro regolazione. In questo caso e similmente all’FC5V2 seconda revisione / FC5 V3 / CW 611 i connettori sono eccellenti, ed anche decisamente lunghi. Sul connettore di alimentazione possiamo dire che è apprezzabile il cambiamento, ma come abbiamo già riportato in passato, si potrebbe ancora migliorare utilizzando un modello di cavo più spesso e lungo, che si incastri in modo più serrato all’ingresso del connettore di alimentazione Molex a 4pin e che quindi sia più adatto in caso di integrazioni nei case, poiché la lunghezza di 195mm purtroppo rende il cablaggio interno difficile. C’è da dire che è una caratteristica di tutti i fan controller ed esistono prolunghe apposite. Consigliamo l’utilizzo della tipologia che osservate nelle foto seguenti. Nella fotografia seguente vi mostriamo i due connettori a confronto, quello consigliato (in alto) e quello dell’FC5V3, identico a quello del CM615 (in basso).
Connettore consigliato, circa 30cm
Connettore presente nel bundle, circa 19,5cm
Nella seguente foto potete osservare la differenza in lunghezza:
Lo sleeving, similmente alle soluzioni precedenti, è eccellente, anche perché in molte soluzioni concorrenti è assente. Qualora foste in possesso dei modelli FC5V2, tra cui chi sta scrivendo, sappiate (ricordati ! Ce la farai a comprarli o no? Masochista !) che sono presenti dei kit venduti da Lamptron che permettono l’inserimento di una guaina sleevata assieme a termorestringenti in gomma, i quali chiudono le estremità; qualora foste interessati c’è questa possibilità, sulla cui utilità comunque non ci esprimiamo. L’utilità dello sleeving fin troppo spesso è limitata solamente all’estetica nell’interno del cabinet, qualora si dovesse partecipare a contest particolari o competizioni dove l’impatto visivo è determinante. Alcuni sostengono, però, che l’utilità dello sleeving non sia limitata al decoro ma che effettivamente possa anche agevolare l’aerazione del case permettendo di raggruppare i cavi in un unico fascio più stretto; in più, l’ordine ottenuto per mezzo dello sleeving dei cavi permette di facilitare le operazioni di manutenzione all’interno del case, caratteristica molto apprezzata dagli enthusiast come noi. In realtà è anche un fattore strutturale, come abbiamo avuto la sfortuna di constatare in passato, e lo sleeving quindi, se si adoperano connettori saldi, calze spesse che non comportano movimenti laterali, è di fondamentale importanza anche per una eccellente connessione dei connettori di potenza, i quali potrebbero anche staccarsi e mandare in protezione termica le componenti termo-controllate !
Il mercato dei rheobus (o fan controller) è in continua evoluzione e si è passati da dispositivi molto limitati a modelli sempre più sofisticati, complessi e visivamente d’impatto. Da diversi anni a questa parte ci sono molti pannelli multimediali, con varianti dotate di touch screen e con una particolare predisposizione verso il modding del case. In questo caso si è cercato sia di diversificare il prodotto dalle serie precedenti (CW611), sia di inserire questa modalità di controllo via software, che scopriremo nei prossimi capitoli. Nel CM615 non sono presenti potenziometri (comodi ai più), né sono presenti rail da 30W (15W massimo sulla carta, ma come vedremo c’è una graditissima sorpresa), né giochi di colore con i LED dello schermo.
Non è un fan controller per pavoni informatici !
Un aspetto su cui si sono rafforzati gli sforzi dei produttori è la potenza per singolo canale in quanto diversi modelli, tra cui la serie FC5 Lamptron, sono capaci ormai di erogare addirittura 30W o più. Appunto, in linea teorica non sarebbe questo il caso, e la ragione sarebbe da ricercare semplicemente nel costo di produzione. Produrre e certificare fan controller di tale potenza implica un rialzo dei costi di produzione, il che quindi di certo non avrebbe giovato all’acquisto, rendendolo ancor meno competitivo sul mercato. Perché il condizionale? Leggete nel capitolo del test di carico.
Non è un fan controller da crisi economica !
Insomma, cos’è? Osserviamolo da vicino.
Struttura anteriore e posteriore
Il fan controller CM615 permette di controllare tutte le sue funzioni attraverso l’interfaccia Touch screen, con un grande schermo che occupa la totalità del telaio frontale. È possibile visualizzare la temperatura, il Voltaggio e gli RPM. Frontalmente c’è poco da dire, nel senso che oltre al grande schermo Touch, non c’è nient’altro. Lateralmente sono presenti sei fori per l’installazione, similmente all’FC5V3 (con cui quindi molto probabilmente condivide il telaio laterale). Posteriormente invece troviamo l’elettronica dell’unità, ed è possibile osservare due PCB verticali; il primo, verso la parte posteriore, è utilizzato per l’installazione delle componenti onboard, le connessioni e l’alimentazione; il secondo invece per l’interconnessione con l’interfaccia Touch Screen. Dietro il secondo PCB possiamo osservare sei condensatori da 100uF e 25V, assieme a sei piccoli induttori orizzontali. Una particolarità degna di nota è che troviamo anche un condensatore ad X, posto verticalmente sul primo PCB posteriore, verso il secondo.
Ora purtroppo sorge una complicazione: non ci è stato possibile smontarlo perché l’interfaccia di connessione tra il PCB primario ed il secondario si è rivelata essere oltremodo ostica. Qualora avessimo forzato la stessa, probabilmente ci sarebbe stato un danno strutturale, tale da mandare a monte l’intera recensione/test di carico ed utilizzo. Per ovvie ragioni, abbiamo optato per la semplice analisi delle componenti posteriori.
Nella parte posteriore quindi sono presenti i sei ingressi maschi per le ventole in alto, i sei ingressi per i sensori di temperatura in alto a sinistra, la predisposizione per l’alimentazione a destra, l’interfaccia di controllo USB in basso a sinistra ed il connettore di bypass per l’accensione del PC !
Il sistema di alimentazione di ognuno dei 6 canali è caratterizzato da un mosfet e dall’induttore cilindrico precedentemente menzionato, anziché toroidale. I mosfet sono di tipo SMD e sprovvisti di dissipatore metallico. Essendo certificato per 15W per canale, probabilmente non ce n'era bisogno, complice anche una topologia migliorata e più efficiente. Una particolarità interessante però, similmente all’FC5V3, è la presenza del chip ARM STM32F103, un sensore di temperatura digitale che offre elevate prestazioni, precisione e accuratezza. Precisiamo che anche nel modello FC5V2 (e quindi ovviamente V3) il risultato comparato del sensore termico è identico, il che è un’eccellente notizia in entrambi i casi (Celsius).
Di seguito un particolare del PCB anteriore smontato, e visto frontalmente in direzione dell’LCD:
Funzionalità e controllo
Data la funzionalità Touch, il controllo delle ventole risulta essere un più complesso delle varianti a potenziometro, anche se con un minimo di pratica sarà immediato. E’ presente però una funzionalità simile a quella dei modelli Scythe, lo “Start Up Voltage”, denominato "Start boost" da Lamptron, che permette l’erogazione all’accensione di +12V, per far partire le ventole. Le ventole sono visionabili con la stessa modalità del controller CW611, quindi possiamo osservare un piccolo cerchio con ventole numerate ed in ordine, in senso orario. In alto a destra troveremo il valore del sensore termico associato al canale selezionato, poi alla sua destra una icona relativa alla luminosità del LED, poi in basso il blocco della digitazione (selezionabile, qualora non foste gli unici a mettere le mani sopra l’unità) ed in basso una icona relativa all’allarme. In alto a sinistra il voltaggio, poi l’attività manuale (M) o automatica (A), appena più in basso il pulsante di accensione del sistema ( ! ) e poi una freccia che indica lo Start Boost Mode, menzionato in precedenza. Di seguito uno schema visivo, oltre ad uno screen di funzionamento:
Il fan controller può essere collegato alla scheda madre mediante un connettore USB, mediante il cavo fornito in bundle. Grazie al software fornito nella pennetta USB, si potranno monitorare i valori di funzionamento e regolare di conseguenza le ventole. Il software Client quindi interagisce con la rete, con un potenziale controllo remoto. Il software è compatibile con Windows XP, 7 e 8. Prima di tutto, come riportato nel foglietto illustrativo, sarà necessario connettere i pin di accensione del case al fan controller, mediante il connettore J1, J3 e J2. Il J3 andrà direttamente sul connettore femmina del case mentre il J2 sul maschio della scheda madre. Il J1 invece nel fan controller CM615. Fatto questo sarà necessario connettere il connettore USB alla scheda madre.
Una particolarità di questo sistema è di poter avviare le ventole, e controllarne quindi l'accensione, anche quando il PC non è ancora in funzione. Ciò è possibile grazie al cavo USB che dovrà quindi essere alimentato dalla scheda madre in modalità standby, funzionalità ormai presente in tutte le moderne schede madri e alimentatori, solitamente configurabile anche da BIOS. Per poter interagire con il CM615, bisogna toccare la barra inferiore e farla scorrere fino alla fine, da sinistra a destra. I +12V sono erogati quando viene visualizzata la scritta "LAMPTRON" per tre volte, il che permetterà di entrare nella finestra principale. Una volta avviato, si accede al sistema e sarà quindi necessario installare il software, per poter impostare il controllo remoto.
La procedura di settaggio è molto semplice: appena fatto partire il software Lamptron verrà mostrata una piccola finestra con gli indirizzi IP del Client, da cui sarà possibile prendere il controllo dell'unità interessata. Cliccando su "Setup" è possibile loggarsi con una funzione di edit, mediante user e password, oppure semplicemente come "view user". Una volta riconosciuto il fan controller ed una volta fatto l'accesso, sull'LCD Touch verrà mostrata per ogni ventola una icona specifica, ovvero una freccia superiore ed inferiore sul lato sinistro della ventolina:
Ecco la schermata di accesso, in possiamo notare la finestra con lo stato del login (in questo caso senza problemi), l'indirizzo IP del Client e a destra la cartella per l'installazione del software, presente all'interno della pennetta fornita dal produttore.
Se il PC è già stato avviato, bisogna fare lo stesso per utilizzare il fan controller ed accedere all’interfaccia principale. Riportiamo di seguito i dettagli relativi al funzionamento, riportati nel manuale reperibile nel sito principale Lamptron:
Cliccando nell'icona in basso a sinistra si potrà interagire con fan controller accessibili mediante altri indirizzi IP. A tal proposito comparirà una piccola finestra dove basterà cliccare sull'indirizzo desiderato, per poi modificare eventualmente l'user, la password. É anche possibile inserire un nuovo indirizzo IP, cliccando su una casella vuota:
L’interfaccia principale ricalca quella del fan controller Touch visionato in precedenza, se non fosse che appunto sono presenti altri tasti tra cui la possibilità di salvare il profilo, di impostarlo, di caricarne uno e di selezionarne altri. Sulla sinistra viene mostrata la connessione specifica, oltre ad una freccia che permette di espandere la schermata verso il basso; così facendo ci verrà mostrato il vero sistema di controllo delle ventole, con una ripartizione per il singolo canale. Sarà quindi possibile impostare i voltaggi in relazione ai target di temperatura, impostare allarmi acustici e funzionalità di controllo manuali o automatiche.
Dopo aver impostato il profilo
Sarà possibile settare gli intervalli di funzionamento delle ventole, con valori minimi e massimi:
Ovviamente per controllare il fan controller da internet sarà necessario installare il software di controllo su entrambi i computer, ma la procedura è immediata quindi ciò non costituisce un problema, a maggior ragione grazie alla presenza della pennetta USB in dotazione. Al momento purtroppo non è stata implementata una funzionalità di accensione e spegnimento del sistema via remoto, ma è stato contattato il reparto ingegneristico lamptron per valutare l'implementazione di questa interessante funzionaltà. Certo, in caso di server potrebbero esserci problemi accessori, ad esempio pensiamo all'avvio di programmi utili per il controllo di server di posta (Mdaemon in primis), ragion per cui forse sarebbe sempre opportuno recarsi in situ ed operare direttamente. Per quanto interessante questa funzionalità, sorge qualche dubbio sull'effettivo utilizzo su server 24/7, in cui non ci sono problemi di temperatura, consumo elettrico o di contenimento del rumore, con l'aggravante della necessità di mantenere l'uptime massimo, e quindi non spegnere mai il sistema. A tal proposito sarebbe certamente interessante un sistema di allarme di overheating via email, ma ovviamente in caso di simili problemi sarebbe necessario adoperare misure di contenimento immediate, pena lo shutdown istantaneo del sistema, o di reset forzati della CPU (e quindi addio controllo remoto).
Il montaggio presenta una difficoltà standard, ovvero bisogna semplicemente riporre l’unità all’interno dello slot interessato da 5.25” e serrare due delle quattro viti fornite in dotazione. Lo slot ovviamente è lo stesso che si usa per unità ottiche come lettori/masterizzatori di CD/DVD/Blu Ray e il fissaggio avviene tramite le viti fornite in dotazione, oppure tramite sistemi di blocco peculiari del case che verrà adoperato. Il funzionamento, data la natura touch e data l’assenza di potenziometri, risulta essere più complesso rispetto ai modelli rilasciati fin d’ora in commercio da Lamptron. Di seguito l'immagine dei fori di montaggio, ripartiti su due file (si nota il connettore di interfacciamento che ha impedito lo smontaggio del PCB frontale, purtroppo):
Per configurarlo, basta semplicemente premere per pochi secondi sul canale interessato (da 1 a 6), al che comparirà una barra orizzontale, necessaria per impostare il voltaggio erogato, e quindi gli RPM. Sono presenti le due classiche modalità manuale ed automatica; in quest'ultima sarà possibile impostare una temperatura target (da non superare) e la ventola sarà termoregolata in base al valore rilevato dalla corrispondente sonda. La nuova procedura di carico di XtremeHardware per i fan controller prevede un test con più ventole contemporaneamente, al fine di massimizzare il carico e cercare di darvi un’idea sulla capacità massima di alimentazione dell’unità, questa volta pari a circa 30W! Aspettate un momento, non era 15? Sulla carta, a conti fatti però su un singolo canale è stato in grado di reggere il doppio, come vedremo ! Il test di carico sulle singole linee di alimentazione, per verificare le reali potenzialità ci permette una facilissima riproducibilità del test ed il fine ultimo è garantirvi, o meno, il funzionamento alle date specifiche tecniche riportate da Lamptron. Saranno utilizzate diverse configurazioni di ventole al fine di arrivare all’importo desiderato. Come modelli verranno utilizzati i seguenti, in diverse configurazioni:
- Scythe UltraKaze 3000 120mm, 7.2W
- Enermax T.B. Vegas TRIO 120mm, 8.4W
Questa è la tabella di configurazione, a destra trovate i Watt, stimati, per i singoli modelli in esame. Questo test è utile per capire se effettivamente il fan controller, per ogni singolo canale, riesce a erogare correttamente le tensioni e quindi confermare quanto dichiarato dal produttore. In verde i test che verranno eseguiti:
Update in ENG del test con 30W di carico per canale:
http://www.youtube.com/watch?v=FPCnMna043o
Non sempre i fan controller rispettano le specifiche dichiarate, ma ovviamente stiamo parlando di un Lamptron, ragion per cui questo test era fondamentalmente inutile. I dati dichiarati sono conservativi perché l’unità è capace di reggere anche un carico leggermente superiore, anche se per ragioni di utilizzo continuativo è consigliabile ripartire il carico su più canali di alimentazione. Un utilizzo generalizzato fino a 30W per canale è praticamente impossibile, salvo casi estremi che non trovano minimamente riscontro nel 99.9% dei casi di utilizzo di un fan controller. Il risultato quindi è eccellente. Considerando che l'assorbimento di diverse pompe per impianti a liquido si aggira attorno ai 15W o 20W, il CM615 sembra poter esaudire i desideri anche gli appassionati di impianti a liquido.
In questo capitolo sarà analizzato il delta di rilevazione tra i sensori termici dei fan controller, per come vengono forniti dalla casa madre (quindi sia il sensore, sia il chip di controllo sono variabili).
NOTA RILEVAZIONI TERMICHE: facciamo presente che come parametro di test utilizziamo la coppia sensore e chip presenti nel Fan Controller Lamptron FC5V2, che è a tutti gli effetti uno dei modelli migliori sul mercato, se non il migliore in assoluto; come potete vedere recentemente è stata introdotta la terza revisione, recensita qui (CLICCA PER LA RECENSIONE), però è presente una leggera differenza di rilevazione quindi si continuerà ad utilizzare il precedente modello
Purtroppo allo stato attuale, sul canale dei Celsius, a partire dal modello FC5V3, è stato integrato un chip di regolazione molto sensibile, che quindi complica un attimo le rilevazioni per via della velocità di rilevazione della temperatura ambientale. Abbiamo fatto presente questo comportamento a Lamptron, la quale indagherà. Il chip è l’ARM STM32F103:
La variante CM615 rappresenta l’ennesima evoluzione del concept di un fan controller, da parte del leader nel settore Lamptron. L’inserimento di una funzionalità a controllo remoto è certamente interessante di per sé, anche se per l’utente medio in realtà potrebbe essere di dubbia utilità. Tenere sotto controllo la temperatura di un sistema potrebbe essere utile in casi estremamente limitati, anche se comunque il fatto di continuare a potenziare le caratteristiche di questa unità di fatto la rende un nuovo strumento a sé stante, sempre più completo. Pensiamo ai telefonini, fino a 6-7 anni fa mandare una email, scattare una fotografia, leggere le pagine di un quotidiano o persino libri sarebbe stato difficile persino da concepire. Un fan controller in questo modo sta cominciando a diventare una unità di controllo termico, dell’intero sistema, molto avanzata, e Lamptron sta facendo il possibile per arrivare a standard sempre più elevati, in questo caso riuscendoci. Ovviamente quando si coniuga il top delle caratteristiche tecniche, il top dell’elettronica, il top della funzionalità ed il top del materiale utilizzato, assieme ad una tipologia di connettori che rasenta la perfezione, sorge spontanea la domanda: quanto costa? Ovviamente, i costi di produzione sono elevati, e di conseguenza l’MSRP consigliato ai rivenditori. Aggiungiamo l’IVA, sempre più cara qui nel Belpaese e si capisce che una unità del genere possa costare anche sui 100 euro, spedizione esclusa. La disponibilità è teoricamente immediata, ma sarà necessario aspettare ancora un pochino per ordinarlo. Lo consigliamo a tutti coloro i quali desiderano un controllo remoto, una gestione termica avanzata via software, anche se auspichiamo per le prossime release il controllo dell’accensione e dello spegnimento wia web, cosa non da poco se consideriamo la tipologia dell’unità.
QUALITA’ MATERIALI |
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Eccellente
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ESTETICA FRONTALE |
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Eccellente, ma migliorabile con i LED dell’FC5V3
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LAYOUT DEI PULSANTI |
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L’interfaccia Touch può risultare ostica, anche se poi in fin dei conti è funzionale
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TIPOLOGIA CONNETTORI |
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Eccellente, migliorabile la lunghezza del connettore di alimentazione
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POTENZA PER CANALE |
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30W di carico su singolo canale contro i 15 dichiarati. Qualcosa non torna, ma tanto di cappello!
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FEATURES ADDIZIONALI e SOFTWARE |
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Notevoli, tra cui il controllo via internet mediante il software. Da ottimizzare il software perché al momento è leggermente scarno
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MONTAGGIO |
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Classico ed ottimo, inizialmente macchinoso il setup, ma comunque sia niente di preoccupante
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PREZZO DI ACQUISTO |
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Indubbiamente il tallone d’achille di questa soluzione, purtroppo. D’altronde non ne esistono altri di questa tipologia
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TOTALE |
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Al fine di migliorare la qualità dei prodotti, abbiamo pensato di inserire una serie di consigli tecnici, di modo che sia possibile visionare i punti da modificare per le prossime revisioni. Si badi bene però che sono considerazioni opinabili e non correlate alle intenzioni del produttore, che ovviamente ritiene, in base alla propria organizzazione dei modelli sul mercato, cosa è giusto fare. Xtremehardware consiglia dunque le seguenti modifiche strutturali:
- inserimento di un sistema di illuminazione simile a quello adottato nell’FC5V3, il quale utilizzava però uno schermo non touch avente un selettore ‘’Dip-Switch’’
- inserimento di un connettore di alimentazione più lungo, sarebbe il massimo se da 30cm, simile a varianti in commercio del produttore Phobya
- miglioramento del software a corredo, che risulta essere valido, ma forse un tantino troppo elementare
- come mai viene certificata una potenza di 15W per canale e regge addirittura il doppio?
Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.
Si ringrazia Lamptron per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo