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EPOMAKER Shadow-X - Recensione - Impressioni di Utilizzo

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Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava la tastiera EPOMAKER Shadow-X. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.

Ergonomia

Questa è il secondo modello EPOMAKER che testiamo ma siamo già convinti che la solidità e la qualità sono caratteristiche al top in casa EPOMAKER. Diciamo ciò in quanto la Shadow-X risulta veramente bel assemblata e priva di qualsiasi problema in fase di digitazione e simili. La digitazione, dopo diversi giorni di test, risulta il punto forte di questo modello customizzato per il grande pubblico e ciò non può che far felice gli utenti sempre alla ricerca di qualche meccanica custom con qualità prezzo al top e molto altro ancora.

I tasti utilizzano CAPS in PBT Double Shot con profilo SA (purtroppo o per fortuna/natura non shine through) e quindi coniugano due dei migliori aspetti/caratteristiche che i più attenti in questo settore spesso ricercano. Il feeling così come il suono deciso è qualcosa che balza subito all’orecchio. Forse nel nostro caso complice è anche l’adozione degli switch meccanici lubrificati di fabbrica che seppur sono un modello lineare non dispiacciono affatto, anzi.

La EPOMAKER Shadow-X è come detto un modello con un fattore di forma del 70%. Ciò potrebbe limitare una porzione di utenti abituati ad una tastiera con tasti dedicati ma tutto sommato le consuete scorciatoie di tasti rimangono pratiche considerato l’utilizzo complessivo che se ne può fare.

Allo stesso modo il layout di digitazione è unicamente ANSI-US. Qui la faccenda essendo come sempre dibattuta rimane un punto del tutto personale e su cui possiamo ben poco giudicare. Personalmente per scrivere o redigere testi un layout vale l’altro previa impostazione lato software in casi particolari.

Game

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Per le prove in game abbiamo aggiornato i titoli e ci siamo soffermati su un unico titolo che è il nuovissimo Call Of Duty Modern Warfare III. Ringraziamo infinitamente e nuovamente Activision per la disponibilità dimostrata nel supportarci e fornirci il gioco completo.

In gioco la EPOMAKER Shadow-X ha confermato le aspettative. Una tastiera meccanica solida e reattiva. Gli switch meccanici EPOMAKER Flamingo ci hanno permesso di immergerci per ore e ore offrendoci sempre reattività e velocità di pressione. I tasti con il loro profilo sagomato e la loro texture a pari merito hanno permesso pressioni precise e rapide.

Il piccolo display è stata inoltre una gradita e piacevole caratteristica aggiuntiva che ci ha permesso di personalizzare la tastiera a tema Call Of Duty assieme alla presente ma affatto invasiva illuminazione RGB. Display che ricordiamo è possibile personalizzare anche solo per avere le info basilari tra cui ora e data e spesso evitare di alt-tabbare (almeno per quanto riguarda l’orologio).

Autonomia

La EPOMAKER Shadow-X anche in questo caso utilizza una batteria interna da 3.000 mAh e dunque le prestazioni non si sono discostate assolutamente da quanto fatto registrare dal modello EPOMAKER Brick 87.

L’opzione migliore rimane sempre il collegamento cablato ma se volete o avete intenzione di non avere di torno alcun cavo sappiate che sfruttando la modalità Wireless 2.4 GHz con un’illuminazione RGB standard l’autonomia non supererà la settimana e in alcuni casi i 6 giorni di utilizzo. E’ anche vero che il modello Shadow-X è destinato quasi più ad un pubblico più ristretto che punta alla tipologia di CAPS, profilo degli stessi e alla solidità e versatilità piuttosto che del look multicolor.

Con il collegamento Bluetooth che abbiamo sfruttato davvero il minimo sindacale andrete anche oltre ma naturalmente non sarà più il motivo per cui avete scelto questo modello.

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