R1 UNIVERSAL: modalità di test 1366
Anno nuovo, vita nuova: data l’evoluzione costante delle procedure di test, dei software e fondamentalmente del portale XH, si è ritenuto opportuno integrare alcune modifiche alla procedura di test dei dissipatori, cercando di migliorare le modalità di analisi, ma soprattutto il grado di precisione delle stesse. D’ora in avanti, per quanto concerne le analisi dei dissipatori AIO, e top di gamma ad aria, sarà possibile avere misurazioni con un grado di precisione molto più elevato rispetto al passato, con un deltaT (termico) massimo di 0,1°C (quindi in senso positivo e negativo), rispetto allo 1,0°C precedente. Tale miglioria ovviamente comporta una nuova analisi comparativa, tale da rendere non compatibile le nuove, con le precedenti. Il fine ultimo è fornire dati il più possibile corretti, nei limiti dell’errore sperimentale, ragione per cui si è resa necessaria questa scelta; va da sé che la qualità della recensione stessa, per quanto concerne le misurazioni prodotte, sarà automaticamente migliore. Per ragioni tecniche, data l'incompatibilità con il sistema di ritenzione della ASUS RAMPAGE IV Extreme X79, si è reso necessario replicare i test sulla rodata piattaforma di carico termico su base Intel X58, e Asus RAMPAGE II Extreme 1366. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU l'Intel Core i7 920 D0 da 130W di TDP in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, ed è semplicemente perfetto per i test termici per via di alcune caratteristiche fondamentali tra cui la tipologia di IHS, le sue dimensioni e non ultima per importanza la saldatura interna con il DIE.
Qui potete osservare in cosa consiste la piattaforma di test per il socket 1366:
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp in full load, ma sono stati campionati i risultati in base alle nuove metodiche di inizio 2016, aventi standard molto stringenti per quanto concerne il risultato finale del test. E'stata riposta moltissima attenzione in fase di test, al fine di fornirvi dati reali con il miglior grado di accuratezza possibile, e deltaT ridotti all'osso. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.
NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative, senza contare che si sarebbe fornito un risultato fondamentalmente inadatto a quelle che sono le necessità finali dell'utenza, ed anche fondamentalmente non corretto per via della livera riproducibilità, potenziale, dei suddetti test.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottile, ma uniforme, strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto (metodo fondamentale per un contatto ottimale con basi di questa tipologia)
Le temperature in full load sono state misurate dopo 45 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco, a cui seguono 15minuti di riposo, per un corretto ritorno alla temperatura standard di analisi termica. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni e una delle migliori in commercio (stesura, tipologia, deltaT).
NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test a 900/1000RPM a 4GHz, ciò significherebbe che il test termico è fallito e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU ed a componenti secondarie tra cui chip e VRM della scheda madre.